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WEBINAR Q&B - Tutela del personale e degli anziani nelle residenze

senza rinunciare alla libertà ed alla qualità della relazione e della vita degli anziani, una sfida possibile?

Quando: 6 maggio 2020 alle 16:00

Relatori: Luca Degani, Isabella Mori di "Cittadinanzattiva"

RIASSUNTO DEGLI ARGOMENTI TRATTATI DURANTE L'INCONTRO:

Esperienze e riflessioni dalle strutture lombardo - venete

 La creazione di un modello efficacie, che permetta la tutela del personale e degli ospiti residenti, così come la qualità della vita e la libertà di interazione è un tema centrale all’interno delle RSA in questo periodo.

Un nodo importante sul piano gestionale, affrontato in quest’occasione assieme a Isabella Mori, referente di Cittadinanzattiva (www.cittadinanzattiva.it) - in particolare degli sportelli di tutela dei cittadini in merito all’emergenza covid-19 - e l’avvocato Luca Degani, presidente di Uneba Lombardia (www.uneba.org) e membro del consiglio nazionale Terzo Settore. Due posizioni in apparenza contrapposte quelle di Mori e Degani; da una parte Cittadinanzattiva interviene in rappresentanza dei cittadini, l’avvocato Degani invece parla a nome di chi si è ritrovato a gestire le strutture in questo difficile periodo.

Isabella Mori in apertura pone l’accento sulle segnalazioni pervenute a Cittadinanzattiva da parte dei familiari dei residenti in RSA a partire dai primi di marzo, preoccupati dal fatto di non riuscire più a mettersi in contatto con i parenti residenti nelle strutture. Altro punto messo in evidenza dalla Mori riguarda la carenza di DPI all’interno delle strutture, riportati a Cittadinanzattiva in prima persona dai professionisti sociosanitari. Contestualmente vengono valorizzate anche situazioni di eccellenza, in cui la direzione ed i lavoratori operanti nelle RSA si sono prodigati per riuscire a garantire ai residenti un buon livello di comunicazione con i parenti all’esterno, ponendo quindi sullo stesso piano la tutela sanitaria e l’equilibrio psico-emotivo delle persone coinvolte, dal familiare al residente in struttura.

Cittadinanzattiva sostiene che nella fase due sarà necessario migliorare la qualità della vita delle persone residenti in RSA. Oltre all’emergenza sanitaria è indispensabile tenere conto di tutto ciò che concerne l’equilibrio psichico degli ospiti. E` necessario investire nella formazione, dal punto di vista della sicurezza e della qualità, per non ritrovarsi mai più impreparati in futuro.

L’avvocato Degani d’altro canto ricorda che le RSA non possono gestire da sole tutti gli sgravi e le peculiarità implicite nell’uscita dal percorso infettivo. E` di primaria importanza l’introduzione di un modello collaborativo con l’Azienda Sanitaria. La qualità della vita è un valore fondamentale, si necessita quindi di una modifica degli asset organizzativi che rendano possibile il cambiamento.

Degani sottolinea comunque quelle che potrebbero essere le criticità verificabili tentando di insegnare ad un anziano malato e/o disabile ad usare strumenti di videoconferenza. Bisogna preparare la persona residente a nuovi modelli di relazione, il che non è scontato. Rimane comunque di primaria importanza prevenire il più possibile l’isolamento psichico, emotivo e relazionale.

Gli interventi dei due relatori sono stati intervallati da un sentito dibattito nell’agorà virtuale di Qualità e Benessere, in cui dirigenti e professionisti sociosanitari delle strutture lombardo-venete si sono espressi facendo emergere dubbi, perplessità, aspettative, ma anche quanto il vissuto traumatico riconducibile agli ultimi due mesi sia ancora molto presente nei ricordi di chi ha fronteggiato la pandemia sanitaria in prima persona.

A tal proposito, il prossimo appuntamento con i webinar di Q&B riguarderà il concetto di resilienza ed il supporto psicologico agli operatori. Appuntamento ogni martedì alle 16:00, ulteriori informazioni sul sito di Ben Fare: https://www.benfare.it/ .

Data dell'avviso
08/05/2020
Pubblicato il: Venerdì, 08 Maggio 2020 - Ultima modifica: Sabato, 09 Maggio 2020

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